La tavola è pronta, i piatti  scelti con cura e attenzione. Ogni dettaglio studiato e preparato, per stupire i tuoi ospiti o, semplicemente, per regalare a te stess* una cena indimenticabile. Cosa manca per trasformare un menù perfetto in un menù indimenticabile?

L’abbinamento con il vino giusto per valorizzare il sapore, il profumo, la consistenza delle pietanze che stai per servire: l’Armonia è l’obiettivo finale, la scelta giusta deve riuscire ad esaltare il gusto dei piatti e lasciare che il palato sperimenti un’esperienza di sapori perfettamente equilibrata.

Nonostante l’ingrediente della fantasia sia sempre d’obbligo, esistono delle linee guida da non dimenticare per raggiungere un risultato armonioso: delle regole di riferimento, che possono essere adattate, ma che non dobbiamo ignorare. 

Conoscere le caratteristiche

Come prima cosa, è importante saper identificare le caratteristiche principali del menù (tendenza al dolce, acido o amaro, sapidità, speziatura, grassezza, cottura…) e dei vini da abbinare (sapidità, acidità, dolcezza, struttura, morbidezza…).

Saper fare gli abbinamenti giusti

Struttura e intensità delle portate devono rispecchiarsi in quella del vino su pari livello. Se vogliamo, è anche un po’ una questione di buon senso: piatti dal gusto delicato vanno accompagnati a un vino leggero, piatti strutturati e dai sapori forti richiedono un vino di altrettanto grande struttura, una pietanza carica di profumi richiede un vino altrettanto ricco di aromi. Perché entrambi gli elementi siano valorizzati, senza che uno prevalga sull’altro.

Il piacere del contrasto

Allo stesso tempo, il mood contemporaneo è quello di concentrarsi sul contrasto per ciò che riguarda altre caratteristiche del cibo (grassezza, sapidità, pungenza, acidità, dolce o salato): l’idea è che se un piatto ha un eccesso di alcune sensazioni, il vino possa attenuarle. 

Ecco quindi piatti grassi gustati abbinati a vini di bella acidità, cibi sapidi con vini morbidi, pietanze strutturate con vini freschi, formaggi di lunga stagionatura con vini delicati e, al contrario, cibi di tendenza acidula con vini dolci.

Alcune regole “classiche”

E poi esistono alcuni principi da tenere a mente, soprattutto se si è principianti in cucina (il che non significa che non si possano stravolgere con grande soddisfazione):

  • Nel susseguirsi delle portate di un pranzo, è buona regola tenere conto della progressione in crescendo (per struttura e intensità), sia per il cibo sia per il vino. In alternativa, a chi piace, esiste la tecnica per contrappunto, che consiste nell’alternanza di un piatto strutturato a uno più delicato. Anche la scelta del vino dovrebbe seguire questa logica;
  • Di grande successo sono gli abbinamenti “di territorio” (cibi e vini della stessa regione/zona geografica): c’è un legame intimo tra vini e ingredienti/piatti della stessa terra, ed è improbabile che i grandi classici della cantina e della cucina di un luogo stiano male abbinati;
  • L’abbinamento perfetto con il pesce è il vino bianco, ma se il sapore del piatto è forte, anche per via dei condimenti, e volete sorprendere i vostri commensali, provatelo con rosati o rossi.
  • Il dolce, solitamente, va accompagnato a vini dolci.

Per tutto il resto, scatenate la vostra fantasia!

Noi abbiamo sperimentato con il nostro Franciacorta BRUT: abbinamenti con ingredienti insoliti, con sapori che vengono da lontano e che, a dire di chi li ha provati, sono stati esaltati, valorizzati, accompagnati al meglio dal nostro vino. 

Come prima cosa, conosciamo meglio questo vino: cosa significa Brut?

Si pensa generalmente al termine Brut per indicare un vino spumante secco, e questo è assolutamente vero, ma nella enologia con il termine Brut si intende una tipologia di vino dal residuo zuccherino in bottiglia inferiore a 12 g/l.

È un vino secco ma un po’ più morbido, sicuramente la tipologia di Franciacorta DOCG più diffusa, classica e versatile.

È un vino che nasce da uve Chardonnay e uve Pinot Nero; è permesso l’uso del Pinot Bianco fino ad un massimo del 50%, mentre l’Erbamat è consentito nella misura massima del 10%.🍇

La pressione in bottiglia è tra le 5 e le 6 atmosfere, frutto di minimo 18 mesi di affinamento sui lieviti, mentre la maturazione dura almeno 25 mesi dalla vendemmia.

Tra le sue caratteristiche principali, un colore giallo paglierino con riflessi dorati, un gusto sapido e armonico e un perlage fine e persistente, che lo rendono un vino energico e frizzante.

Una vera e propria emozione per il palato, che Chef esperti hanno saputo abbinare a piatti insoliti, dai gusti ricercati: ci piace chi ama osare con le nostre bottiglie, chi inventa nuove soluzioni, chi esce dalle solite proposte per dare un valore nuovo al nostro lavoro.

Come ha fatto lo chef del Caffè Godot, che ha abbinato il nostro Brut a un piatto incredibile:

Il dolce del cocomero, l’acidità del pomodoro piccadilly, mazzancolle freschissime e un tocco di formaggio cremoso: un piatto dai colori meravigliosi e dal gusto unico in abbinamento al nostro Franciacorta, realizzato per la Franciacorta Week Versilia Gourmet 2022.

Il nostro vino ha saputo valorizzare, esaltare, accompagnare al meglio il sapore delicato e originale di questa proposta unica!

Da Dispensa Franciacorta invece amano valorizzare il nostro territorio – la Franciacorta appunto – abbinando le eccellenze locali, in questo caso il nostro Brut, a una selezione di delizie provenienti dal resto del mondo.

Come questo piatto:  Il salmone scozzese marinato Gravlax con pan brioche, puntarelle croccanti e yogurt di malga, un incontro goloso e sorprendente tutto da scoprire che abbinato al nostro Franciacorta crea un’esplosione di gusto incredibile al palato.

(PH: Aromi)

Per gli amanti della cucina più tradizionale, di abbinamenti più classici ma comunque ricercati, Luca de Santis su l’Agricoltore Bresciano, rivista di settore di Confagricoltura, consiglia di abbinare il nostro Brut a un buon piatto di filetto al pepe verde: un classico secondo di carne dal gusto avvolgente, che viene valorizzato al meglio dal gusto armonico del nostro vino!

Il nostro Brut è ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Nero, raccolte a mano nella nostra vigna e secondo viticoltura biologica; è un vino versatile, deale per accompagnare tutto il pasto o, come abbiamo visto, per valorizzare piatti dai gusti ricercati. Per dare nuovo sapore ad ingredienti che provengono da lontano, in una commistione di sapori che è una nuova idea di cucina… perfetta da sperimentare nelle occasioni speciali, come una romantica e assolutamente gustosa cena per San Valentino che si avvicina!

 

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