Una storia che dura da secoli, quella del Franciacorta: un unico termine che definisce il territorio, il metodo e il vino. 

Gli attuali confini, nel cuore della Lombardia, a due passi da Milano, delimitano un fazzoletto di terra (200 chilometri quadrati) di 19 comuni della Provincia di Brescia ad ovest dal fiume Oglio, a nord-est dalle Alpi Retiche, a nord il lago d’Iseo e a sud il monte Orfano.

Le sue dolci colline, originate dal ritiro dei ghiacciai oltre 10.000 anni fa, godono di una straordinaria ricchezza minerale ed eterogeneità dei suoli. Non casualmente esse ospitano la coltivazione della vite sin dall’epoca preistorica, a partire dalla quale si insediarono popolazioni primitive, alle quali subentrarono prima i Galli Cenomani poi i Romani e infine i Longobardi.

Grazie alle favorevoli condizioni climatiche e pedologiche la viticoltura in queste terre non s’interruppe mai.

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Bisogna aspettare il 1277 per scoprire la prima apparizione del nome “Franzacurta”, nello statuto municipale di Brescia. Ai tempi era ritenuta una zona importante per il rifornimento di vino per la città di Brescia.

Altri collegano il termine Franciacorta ai tempi delle corti franche (curtes francae), ossia al momento in cui il territorio godette di libero scambio nel commercio.

Oggi la Franciacorta è un patrimonio culturale e naturale carico di fascino e di attrattività. Un territorio da scoprire, assaporare e respirare.

Scopri il metodo Franciacorta

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